Come la Pelle può influenzare Emozioni, Comportamenti e Pensieri: le Tecniche di Reboot | Real Way of Life

Come la Pelle può influenzare Emozioni, Comportamenti e Pensieri: le Tecniche di Reboot

Articolo a cura di Fabio Sinibaldi e Sara Achilli

Come abbiamo visto in altri articoli e video, la percezione sensoriale (interna ed esterna) svolge un ruolo centrale nelle fasi iniziali alla base di un comportamento, una reazione emotiva o una decisione.

La forza e la chiarezza con cui riusciamo a percepire i segnali esterni e interni, le caratteristiche discriminative e una serie di indizi contestuali, può fare la differenza rispetto ai nostri vissuti e alle azioni che stiamo per mettere in atto.

Con il termine Tecniche di Reboot, facciamo riferimento metaforico al processo con cui si riavvia un computer quando un’applicazione rimane bloccata o non funziona correttamente (ad esempio quando premete Control+Alt+Canc per riavviare il computer). Abbiamo, infatti, raccolto sotto questo nome una serie di accorgimenti e strategie per favorire la corretta percezione sensoriale e il funzionamento fisiologico delle prime fasi di valutazione di una situazione a cui adattarsi, che daranno poi forma a reazioni di stress, apprendimento, comportamenti e decisioni.

L’idea di fondo è di sfruttare i processi neurobiologici e i meccanismi che sono alla base di queste valutazioni, in modo da favorirli.

Le vie e i meccanismi di azione

Partendo dall’inizio del processo percettivo all’origine di ogni processo di adattamento (stress, emozioni, giochi relazionali e di potere, ecc.) e sviluppo (apprendimento, relazioni evolutive, ecc.) è utile conoscere i meccanismi dei diversi organi sensoriali, i loro processi integrativi con i nostri sistemi di funzionamento e vedere come usarli a nostro vantaggio.

Sulla pelle abbiamo numerosi recettori sensoriali specializzati nel rilevare differenti sensazioni come caldo-freddo, pressione, stiramento, piegamento meccanico (come succede con un pizzicotto), bruciore, tocco affettivo, prurito e così via (Craig, 2015).

Per la precisione ci sono recettori differenziati per diversi livelli topografici della pelle, così come in ogni altro organo. Ad esempio ci sono recettori della temperatura sulla superficie della pelle, che rilevano i dati ambientali o di quanto stiamo toccando, ma anche recettori nel primo substrato interno del derma, che rilevano temperature leggermente differenti e regolano finemente la circolazione sanguigna, tenendo anche conto della differenza tra le rilevazioni a diverse profondità.

Un’altra caratteristica importante da sfruttare a nostro vantaggio è che esistono recettori e interi sistemi somato-sensoriali completamente differenti per il tocco discriminativo-esplorativo e per quello affettivo. Senza entrare nei dettagli delle vie neurali e integrative, che vanno a interagire con tutti i sistemi descritti rispetto alle fasi di Intercettazione, Etichettamento e Valutazione, è importante sapere che:

  • la via discriminativo-esplorativa inizia nella pelle naturalmente glabra, quindi fondamentalmente i palmi delle mani per quanto riguarda i nostri scopi;
  • Mentre la via affettiva parte dalla pelle ricoperta di peli, inclusa la micro-peluria non visibile presente in quasi tutto il corpo.

Queste due vie hanno impatti molto differenti:

  • la prima rappresenta la base sensoriale per l’attività somato-motoria e ha scarso significo emotivo, omeostatico e motivazionale;
  • La seconda, invece, rappresenta la base sensoriale per l’attività autonomica e ha un alto significato emotivo, omeostatico e motivazionale

Queste caratteristiche ci permettono di dare segnali salienti, ovvero che abbiano la forza di farsi sentire e, di conseguenza, riattivare il processo percettivo che potrebbe essere stato falsato o by-passato da stati di iperattivazione oppure dall’imposizione di convinzioni o previsioni.

Una modalità per dare questo segnale consiste nell’offrire stimoli innaturali e incoerenti, che il nostro sistema non riconosce ed è quindi obbligato a verificare con attenzione tutti i segnali successivi.

Un’altra modalità è tramite l’amplificazione o, all’opposto, la limitazione dello spettro sensoriale.

Vediamo alcune strategie per ottenere questi meccanismi.

Segnali discordanti

I recettori di caldo e freddo non riescono a concepire due stimoli opposti vicini, perché in natura non esistono. In laboratorio si può studiare questo fenomeno con una serie di barre calde e fredde vicine su cui appoggiare la mano. Il cervello fatica ad integrare questa anomalia ed è costretto a valutare molto attentamente le informazioni che seguono, ovvero svolge il processo che abbiamo definito di reboot.

Nella vita quotidiana posso ricreare questa sensazione toccando con la stessa mano due pezzi di metallo (ad esempio un portachiavi o una posata), uno messo prima in frigorifero e l’altro immerso in acqua calda.

Per avere un’effetto significativo bastano pochi secondi. Nell’arco di 7-8 secondi si ha una stimolazione significativa, anche se proseguendo fino a 20-30 secondi si possono sentire sfumature diverse, e favorire, attraverso l’attenzione focalizzata, l’integrazione tra consapevolezza sensoriale e cognitiva.

Ricordiamoci di tutte le variabili in gioco che abbiamo analizzato. Come abbiamo visto ci sono diversi recettori e sensazioni, con livelli profondità differenti. Prestare attenzione al confine tra il caldo e il bruciore, come si collegano con la sensazione di pressione più o meno forte, sono tutti stimoli accrescitivi che attivano – e nel tempo sviluppanolivelli di consapevolezza sensoriale crescente.

Un altro fattore importante su cui lavorare riguarda le vie sensoriali attivate. Ad esempio questo stimolo avrà effetti diversi se effettuato con il palmo della mano (che attiva la via sensoriale discriminativo-esplorativa) o con il dorso (che attiva la via affettiva).

Posso attivarle separatamente in modo mirato rispetto al tipo di evento su cui sto lavorando, oppure attivarle in contemporanea per avere una segnalazione massima ed allenare il soggetto a discriminare correttamente tra le diversi componenti in gioco.

In pratica:

  • è utile stimolare la via discriminativo-esplorativa se uso questa tecnica di reboot prima di un evento in cui bisogna avere una massima attenzione ai dettagli, focalizzare l’attenzione, la ricerca di informazioni, il comportamento esplorativo.
  • Di contro, è interessante stimolare quella affettiva prima di un incontro interpersonale in cui non si riescono a valutare correttamente i segnali di fiducia, protezione o manipolazione.

In questi esempi l’applicazione è situazionale, ma può essere anche in fase di valutazione e riflessione, prima di analizzare un problema da soli o tramite un consulente, un educatore o terapeuta, a seconda dei contesti in cui ci troviamo.

Per attivare entrambe le vie posso semplicemente raddoppiare i pezzi di metallo e applicarli sia sul palmo che sul dorso della mano. Oppure posso creare condizioni dissonanti, come caldo sul dorso e freddo sul palmo.

Invito voi e le persone con cui lavorate alla massima creatività nell’usare quello che avete a disposizione, stando solo attenti alle temperature massime e minime: bastano pochi gradi di differenza per avere un buon segnale, non serve farsi male!

Ad esempio è possibile creare una forte sensazione tenendo un cubetto di ghiaccio nel palmo della mano chiuso a pugno, mentre si posiziona la mano sotto un getto di acqua calda.

In questo caso si forniscono segnali discordanti, multi-sensoriali e in evoluzione. Infatti il ghiaccio progressivamente si scioglierà, arrotondando gli angoli e cambiando forma e dimensione del cubetto (quindi gli stimoli di variazione meccanica e di pressione sulla pelle), ma anche creando un’acqua tiepida che offre una terza sensazione di calore differente dalle due precedenti ma anche la scivolosità dell’acqua vicino al cubetto di ghiaccio.

Siamo partiti presentando questi esercizi come tecniche di reboot, ovvero per riattivare processi corretti di valutazione sensoriale ed evitare il sopravvento di credenze o previsioni errate. È possibile anche usarli come attività esplorative, per aumentare la consapevolezza e gradualmente aumentare la padronanza sui meccanismi di auto-regolazione.

Per farlo è possibile fornire l’indicazione di prestare attenzione alle modificazioni sensoriali, a come avvengono transizioni tra dolore e piacere, tra senso di controllo e lasciar fluire, tra emozioni e pensieri che cambiano, innesco di reazioni corporee come tachicardia, irrigidimento di muscoli lontani dalla sensazione dolorosa, smorfie, e altri varianti.

Una guida per esplorare questi fenomeni in modo strutturato può essere trovata nella tecnica La Scomposizione Modulare, che insieme a numerosi altri corsi online è parte dell’HUB

Amplificazioni o limitazioni

L’altro gruppo di strategie per favorire una maggior efficacia e accuratezza dei processi sensoriali alla base di risposte adattative, emotive e comportamenti, si basa sulla possibilità di amplificare o ridurre il campo o l’intensità percettiva.

Esistono diversi modi per farlo. Dedicheremo ad essi un altro articolo nelle prossime settimane. 

Per ulteriori approfondimento teorici e soprattutto per applicazioni pratiche, tecniche e strategie impostate su questo approccio, puoi accedere ai materiali riservati ai soci dell’HUB, che offre aggiornamenti e corsi di formazione online in costante aggiornamento. Ogni mese un approfondimento, un nuovo corso o altro materiale di studio pratico per la tua professione.

Scopri di più sull’HUB!! >>

hub



Articoli simili?
Visita il nuovo sito insciences.io e iscriviti lì alla newsletter!
DONE!
An email will be sent to you in a couple of minutes. So, check in your inbox!

If you don't see it, look in the spam folder
(or in the promotion tab if you use Gmail)
Confirm the message is not "spam" and drag it to the main inbox.

Remember to add us to your contact list,
like this you can stay sure to receive our future messages.
SHARE US!
Do you like this article?
Visit our new website and subscribe there to the new newsletter!
FATTO!
In pochi minuti riceverai una mail. Controlla la tua casella!

Se non la trovi, guarda nella posta indesiderata
o anche nel tab 'promozioni' se usi Gmail
e trascina il messaggio nella cartella principale.
In ogni casi aggiungi il nostro indirizzo alla rubrica,
così non perderai i prossimi messaggi ;)
CONDIVIDI SUI SOCIAL!